La mostra “Paolo Masi e Marco Ercolano. Cartoni in concerto” a cura di Anthony Molino ha l’intento di mettere in dialogo tra loro le opere di Paolo Masi e Marco Ercolano, due artisti che con la pittura hanno elevato il cartone, materiale povero e di scarto, ad opera d’arte. Paolo Masi è un’esponente della Pittura Analitica, movimento artistico nato negli anni ’70 e negli ultimi anni rivalutato a livello internazionale. Protagonista, l’artista fiorentino, di rassegne nazionali ed internazionali non ultimo la Biennale di Venezia del 1978 e la Quadriennale di Roma del 1986.
Indissolubilmente legato alla sua valorizzazione del cartone quale supporto elettivo per antonomasia, Masi si avvicina a celebrare il mese prossimo 90 anni, dei quali cinquanta abbondanti spesi a colorare, incidere, tagliare, imprimere, graffiare e rivestire quel materiale non più soltanto povero, ma divenuto idiomatico. Materiale che ha assunto nel tempo il carattere di una sua estensione quasi corporea, espressione e protesi di una mano che ha saputo, come lui ama dire, proprio attraverso il cartone, lasciare tracce indelebili della propria esistenza, della propria storia, lungo il corso di mezzo secolo di storia dell’arte.
Marco Ercolano, artista vastese, da quasi trent’anni si confronta la pittura in ogni sua forma e declinazione fino alle sperimentazioni recenti presentate in anteprima in questa mostra. Artista notturno e per niente social, Ercolano lavora anche lui il cartone, sottovoce, sottotraccia, con esiti altamente felici. Spirito affine a Masi, conduce una sua umile e genuina ricerca che parte dagli stessi stenti materiali che portarono Masi a ‘scoprire’ il cartone oltre mezzo secolo prima. Sangallo Arte Moderna porta all’attenzione del pubblico quasi trenta opere dei due artisti, in un percorso che vede il cartone tornare protagonista della pittura più alta.
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