La mostra dal titolo “Davide Benati. Reportage di un viaggio interiore” raccoglie e presenta una selezione di dodici acquerelli di Davide Benati dal piccolo al grande formato, realizzati dagli anni ’90 ai primi anni 2000 e che raccontano il suo rapporto con la natura e con la pittura, rappresentazione questa di un viaggio introspettivo dell’artista. Una produzione pittorica che rappresenta immagini tratte dalla natura tramite una mano raffinatissima che grazie alla tecnica dell’acquerello imprime su vari tipi di carta, giappone, nepalese e diverse carte cotone, l’immagine.
All’Oriente, effettivamente, Benati si è aperto per leggere la realtà da prospettive diverse, non al fine di cercare soluzioni assolutizzanti ma piuttosto per dare respiro all’anima immaginifica dell’artista. L’utilizzo stesso della carta di riso, acquisita come substrato pittorico a partire da una lontana esplorazione del Nepal, materializza la mescolanza metaforica degli elementi, la stratificazione dei fenomeni che abitano l’indistinto. Nel testo della mostra a cura di Daniela Madonna si legge:
“Come un piccolo scrigno luminoso le opere di Davide Benati si schiudono in un sussurro di vento, generando un polo attrattivo che invita l’osservatore ad avvicinarsi, per poi cedere ai riverberi ancestrali della contemplazione. Lo sguardo viene catturato dal cromatismo evocativo delle carte acquerellate con maestria, supporti accoglienti di forme che travalicano la loro stessa riconoscibilità per aprirsi all’urgenza dell’interpretazione.”
Davide Benati vanta due partecipazioni alla Biennale di Venezia, una con sala personale. Numerosi sono nel curriculum anche gli inviti a rassegne internazionali tra cui la Biennale del Cairo e la Triennale dell’85 alla Kunsthalle di Norimberg. Dagli inizi degli anni ’80 l’artista si inserisce di fatto tra i protagonisti della pittura figurativa europea.
Per maggiori informazioni sulla mostra o richieste sulle opere esposte, far riferimento alla sezione Contatti del sito.