Paolo Masi ĆØ nato a Firenze nel 1933. Negli anni Sessanta lāattivitĆ di tipo programmatico e teorico si esplica per Masi con la partecipazione a collettivi e gruppi, strettamente legata ad una continua sperimentazione sul modo di trasformare la materia. Negli anni ā70 affronta il tema della bidimensionalitĆ attraverso il progettoĀ āRilevamenti esterni – conferme interneā, elaborazione che Paolo Masi sviluppa all’esterno del suo studio con il lavoro iniziato nel 1974 a New York delle Polaroid di tombini, muri e pavimenti e all’interno delloĀ studio con le āTessitureā (tela grezza cucita) e i āCartoniā da imballaggio.
La sua intensa attivitĆ ĆØ confermata e riconosciuta sia in Italia che allāestero. Ricordiamo, tra le altre, le partecipazioni alla Biennale di Venezia nel 1978, alla XI Quadriennale di Roma nel 1986; alle mostre Kunstlerbücher di Francoforte e Erwitert Photographie Wiener Secession di Vienna nel 1980; alla mostra parigina sul libro dāartista al Centre Georges Pompidou nel 1985 ed alla mostra āPittura Analiticaā. Infine la mostra āI percorsi italiani 1970-1980ā al Museo della Permanente a Milano nel 2007.
Le opere della sua più recente produzione sono i āContenitori di forma coloreā, le āSerialitĆ ā e nuovamente i āCartoniā, la serie più rappresentativa del lavoro di Paolo Masi,Ā sui quali lāartista interviene con una complessa operazione pittorica. L’installazione āSenza titolo (Trasparenza)ā del 2003, composta da decine di esili lastre di plexiglas dipinto, ĆØ entrata a far parte della Collezione permanente del Museo Pecci di Prato ed ĆØ stata esposta al Museum of Contemporary Art di Shanghai. Ad oggi vive e lavora a Firenze.